Archeologia

 

Le grotte trogloditiche

 

Nel secolo scorso in seno al territorio comunale sono stati rinvenuti vari esempi di grotte trogloditiche. Si tratta di caverne con le caratteristiche entrate a bocca di forno scavate nelle pareti tufacee della collina, sotto Trecroci. Lo stazionamento dei cavernicoli a Polia ci viene confermato dai manufatti di selce, affiorati qua e là in gran numero a seguito dei frequenti sconvolgimenti sismici che hanno sconquassato il territorio. Ritrovamenti fittili e metallici, conservati al Museo Provinciale di Catanzaro ed al Museo Nazionale di Napoli documentano il periodo della civiltà del ferro. Nel 1920, in una tomba venuta alla luce casualmente, furono ritrovate due lame ed una fibula di bronzo, una cuspide di ferro, una scodella di terracotta a due anse ed una ceramica zoomorfa. Se venisse razionalmente esplorato il sottosuolo di queste spelonche, che in un primo tempo servirono da abitazioni e poi da sepolcri, si troverebbero certamente manufatti litici ed altri reperti utilizzati da quelle lontanissime genti.

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